Benefici psicofisici della danza del ventre: il parere di un medico

Numerosi e ormai piuttosto noti sono i benefici psicofisici della danza del ventre: ma se a chiunque pratichi quest’arte è capitato di constatare miglioramenti fisici e del tono dell’umore sulla propria pelle, questa volta abbiamo deciso di interpellare un esperto sull’argomento, abbiamo sentito il parere di un medico per fornire ai nostri lettori un punto di vista più autorevole e documentato.
Per questo Marika Suhayma ha intervistato per noi la dottoressa Luana De Sanctis, la sua ginecologa!

Marika Suhayma: Dal punto di vista medico, come influisce la danza orientale sugli organi riproduttivi?
Dottoressa Luana De Sanctis: La danza del ventre non è benefica solo dal punto di vista psicologico e quindi nel sentirsi più sicuri di sé, ma è una vero e proprio toccasana per il nostro corpo. Dal punto di vista dell’apparato genitale femminile possiamo dire che tutti i movimenti ondulatori del bacino sono una vera e propria palestra per il pavimento pelvico, ossia un insieme di legamenti e muscoli che sono indispensabili per il sostegno dell’uretra, vescica, utero ed intestino.

I muscoli e le fasce che lo compongono sono disposti in tre piani che dalla profondità in superficie sono: il diaframma pelvico, il diaframma urogenitale e il piano superficiale del perineo. Il diaframma pelvico è costituito, in avanti, dal muscolo elevatore dell’ano, che consta di due parti: l’una anteriore, che è il muscolo pubo-coccigeo, e l’altra posteriore, che è il muscolo ileo-coccigeo. In condizioni normali, e ancora di più sotto sforzo, gli organi pelvici sono sostenuti grazie alla perfetta integrità funzionale del sistema statico fasciale e dinamico muscolare (muscolo elevatore dell’ano). Nel caso in cui il sistema dinamico divenisse deficitario, gli organi pelvici graverebbero sul pavimento pelvico, creando il presupposto per il prolasso e l’incontinenza. E’ proprio per questo motivo che tenere toniche le suddette strutture muscolari può prevenire tali patologie.

donna che danza

danza del ventre in gravidanza ladanzaorientale.com

Marika: Le è capitato di seguire una paziente in gravidanza che praticava la danza del ventre? Se sì, quali osservazioni può fare in merito?
Dottoressa De Sanctis: Sì, mi è capitato di avere delle pazienti in gravidanza che praticassero la danza del ventre. Tale danza può essere eseguita tranquillamente nelle gravidanze a basso rischio, anzi aiuta tantissimo la donna, sotto molti aspetti. In primis quello psicologico, da non sottovalutare. Eseguire movimenti lenti e ondulatori con il bacino, permette , infatti, alla futura mamma di instaurare un contatto più intimo con il feto, come se lo cullasse già prima che nasca. Grazie all’acquisizione di una postura corretta, si va ad agire nella riduzione del dolore alla schiena, determinato da un’iperlordosi della colonna a livello lombare.
Il contatto dell’intera pianta del piede con il suolo (questa danza si balla scalzi o indossando dei sandali alla schiava) e il continuo movimento delle gambe, permette un miglioramento della circolazione, ridotta, durante la gravidanza, dall’accrescimento dell’utero in addome.



L’utilizzo del torace fa sì che ci sia una maggiore tonicità dei pettorali, che aiutano a sostenere il seno.
Troviamo anche dei benefici durante il travaglio ed il parto. Per quanto riguarda il primo, con i movimenti ondulatori la testa del bimbo tende a scendere più velocemente, evento che può determinare un travaglio più breve. In situazione di riposo, i muscoli del pavimento pelvico confluiscono a raggiera dal bacino verso il centro e le varie fibre muscolari si sovrappongono come tegole, formando delle pieghe per eccesso di tessuto.
Al momento del parto, durante la fase espulsiva, la parte anteriore del perineo si inclina verso il basso ed anteriormente, mentre quella posteriore verso il basso e posteriormente, distendendo così il III inferiore della vagina, allo scopo di aumentare le dimensioni del canale del parto, costituito per la metà della lunghezza dal perineo. Inoltre, con il progredire del parto, i muscoli si distendono anche sul piano verticale, affinché possano funzionare come se fossero dita palmate di una mano, che con i loro movimenti agguantano il feto e lo inducano a muoversi secondo l’esatta direzione. Da tali movimenti e dal ritmo progressivo delle contrazioni, deriva la discesa finale del feto e l’accompagnamento della sua seconda rotazione di posizione, quella sottopubica. Si può così affermare che è il perineo che guida attivamente la nascita.

il bacino nella danza orientale (parere di un medico)

i muscoli del bacino nella danza orientale

Marika: Molte donne che praticano la danza del ventre dicono di aver riscontrato un miglioramento nella vita sessuale con i loro partner, pensa sia solo un fattore psicologico o può darci una spiegazione medica?
Dottoressa De Sanctis: Sicuramente la danza del ventre aumenta la stima di se stesse, facendo sentire la donna molto più femminile, più attraente, quindi a livello psicologico la donna tende ad essere più rilassata con il proprio partner. Se da una parte lo stato psicologico è fondamentale nel raggiungimento dell’orgasmo, dobbiamo dire però che a livello anatomico l’amplesso consiste in una serie di contrazioni dei muscoli ischio-cavernosi, bulbo-cavernoso (piano superficiale anteriore del perineo) e pubo-coccigei. Il ragionamento conclude, dunque, che il rafforzamento del tono di questi muscoli produce orgasmi più potenti e più soddisfacenti.

Marika: Come medico, consiglierebbe ad una donna di seguire un corso di danza del ventre? E perché?
Dottoressa De Sanctis: Sicuramente! E’ una danza adatta ad ogni donna, di qualsiasi età e fisico. Non dimentichiamo che è una danza antichissima, nata tra le donne per le donne. Dal punto di vista medico, possiamo affermare che tale danza non è puro esercizio fisico, ma dona al corpo maggiore flessibilità e tonicità, rendendo la donna più femminile. Mentre si danza avviene un rilascio delle endorfine, ormoni deputati a regolare il nostro umore, donando alla danzatrice una sensazione di felicità e di benessere. I vari movimenti, inoltre, creano una sorta di massaggio interno, che fa rilasciare la muscolatura contratta, tipica dell’epoca in cui viviamo e così, per la danzatrice, ne risulterà un completo rilassamento sia fisico, che mentale.

Marika: E come donna, lo consiglierebbe?
Dottoressa De Sanctis: Anche come donna non ho nessun dubbio nel consigliare la pratica di tale arte. Ogni volta che si danza, c’è come una sorta di rinascita, una nuova scoperta di se stesse. Tutte le emozioni vengono esternate, belle o brutte che siano e alla fine si è una persona più felice, rilassata e pronta ad affrontare la vita con uno sguardo diverso!

 


2 Comments
  1. Barbara Pettenati
  2. Menekse

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